Germaine Muller
nata a Petange (Lussemburgo), vive dagli anni 70 tra l’Italia e il Lussemburgo.
Diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, l’artista vanta di un ricco curriculum espositivo in Italia e all’estero. Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive ricevendo lusinghieri apprezzamenti dalla critica, dal pubblico italiano e straniero e dalla stampa.
Principalmente ha esposto le sue opere nelle città straniere di: Lussemburgo – Austria – Belgio – Cecoslovacchia – Germania – Francia e Italia, nonché in Svizzera.
Predilige una pittura informale, corposa, materica in cui il colore, la forma e la materia, sono spesso accompagnati da una visione astratta, talvolta concettuale, che attraverso il segno esprime il sentire interiore dell’artista.
L’artista ha sperimentato anche una nuova tecnica quella del digitale. Tecnica che attrae per la sua novità: l’arte si serve del digitale, della tavolozza elettronica, del colore che è prelevato e steso con l’antico gesto della mano e del dito che sostituisce il pelo, anche per aree che altrimenti accetterebbero spay, cloni, timbri e quanto altro.
Il risultato sa d’innocenza, d’infanzia felice.